Se
il chicco di grano non muore...
di Marcella Pieri
8 ottobre 2006
Avvenire
ono
già trascorsi due mesi dalla tragica scomparsa di Paola
Pesci, la ragazza morta folgorata durante un'escursione
sul monte Vettore, un fiore sbocciato alla vita e
tragicamente e prematuramente reciso.
La sua scomparsa ha segnato profondamente la
famiglia, gli amici, il paese. Chi ha conosciuto Paola,
ricorda una ragazza disponibile, altruista, allegra,
solare, ma allo stesso tempo riservata e semplice che
rifiutava ogni forma di ostentazione e di esi-
bizionismo.
Legatissima alla famiglia, scrupo- losa e zelante
sul lavoro, leale e sin- cera con gli amici, e con una
grande passione: la montagna. Spesso con i suoi amici
scappava in montagna dove poteva assaporare quel senso
d'immensità e tra i verdi alberi e le cime innevate,
abbracciare con lo sguardo l'intero universo
In centinaia per l'ultimo saluto
a Paola.
26 luglio 2006
Corriere dell'Umbria
i
è compiuto ieri sera l'ultimo atto della tragedia dl
Paola Pesci, la ragazza di 31 anni uccisa lunedì
pomeriggio sul monte 'Vettore, in provincia di Perugia,
da un fulmine. Il magistrato, constatate le chiare cause
del decesso, ha voluto restituire immediatamente il
corpo alla famiglia evitando ulteriori esami. Le esequie
si sono svolte in mezzo ad una folla imponente: per un
paio d'ore l'intero paese di Vasanello si è fermato,
ancora incredulo, stringendosi intorno al dolore dei
genitori della ragazza, Franca e Filippo, e alla sorella
Anna.
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e toccare il
cielo con un dito, percependo la vicinanza diretta con
Dio, quel Dio che Paola amava nella semplicità delle
cose del creato e che ora può contemplare da vicino,
poiché vive la pienezza di vita.
La sua famiglia sapendo quanto apprezzasse la
sobrietà, ha voluto che le esequie rispecchiassero il
modo di essere della ragazza. Niente fiori quindi, ma
solo opere di bene.
La tragica e prematura scomparsa di Paola, non ha
inaridito i cuori di chi l'ha conosciuta e amata, anzi
da un così grande dolore è nato qualcosa di grande e di
nobile: un progetto di vita.
L'amore di Paola, la sua disponi- bilità, il suo
altruismo, il suo sorri- so, non potevano certo svanire
con la sua morte, ma dovevano conti- nuare a portare
frutti; perché come dice il Signore: "Se il chicco di
gra- no caduto in terra non muore, rima- ne solo, se
invece muore produce molto frutto." (Gv. 12,24)
A celebrare la funzione religiosa, nella pieve di
Santa Maria Assunta, il parroco don Vincenzo Prato
insieme a don Fausto Bortolotti, parroco di Canale
Monterano e amico di lunga data dei genitori.
I due sacerdoti hanno indossato i paramenti sacri
della Pasqua, simbolo di resurezione.
Per espressa volontà dei familiari tutto si è svolto
nel segno di una grande semplicità, come Paola, ragazza
riservata e modesta, avrebbe certamente voluto.
Pertanto i membri della giunta comu-nale hanno
partecipato a titolo personale.
Immane la disperazione dei familiari e degli amici
più stretti di Paola.
Paola Pesci, classe 1974, era impiegata nel campo
della ristorazione.
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E nata così
la "Fondazione Paola Pesci" che avrà come scopo la crea-
zione di una casa famiglia per i bambini orfani e
bisognosi di parti- colari cure sanitarie a Tabou in Co-
sta d'Avorio. La realizzazione del progetto verrà
affidata alle "Suore missionarie dell'Incarnazione" che
già operano in Africa e che sono presenti anche a
Vasanello dove gestiscono la "Scuola materna Gesù
Redentore".
A loro il compito, supportate dala Fondazione, di
portare il sorriso sulle labbra di tanti bambini
sfortunati.
E' già stata raccolta la cifra di 4000 €, tanto
ancora deve essere fatto. Gli amici, la famiglia e
quanti l'hanno conosciuta continueranno, attraverso
donazioni ed iniziative, a sostenere il progetto.
Un giorno forse gli occhi di chi l'ha amata
incontrando gli occhi limpidi e sorridenti di un bimbo
africano, vedranno Paola sorridere grata per quanto di
bene è stato fatto nel suo nome.
Aveva cominciato a lavorare fin da giovanissima, non
appena conclusi gli studi alla scuola alberghiera.
"Una ragazza seria, molto in gamba, generosa, sempre
pronta ad aiutare tutti", la ricordano quelli che la
conoscevano.
E a Vasanello, comune di circa 4mila anime, la
conoscevano tutti.
La tragedia è avvenuta, come detto, lunedì scorso.
Paola, insieme a due amici si trovava sul monte Vettore,
in una zona aperta, per una escursione al lago di Pilato,
quando le condizioni meteo sono improvvisamente
peggiorate.
Alcuni fulmi hanno cominciato ad abbattersi attorno
al gruppo, a quel punto i tre hanno deciso di tornare
indietro per trovare un riparo.
Ma l'ennesima scarica elettrica, purtroppo, è
risultata fatale a Paola.
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